Tutto il peggio del calcio italiano tra equivoci, errori clamorosi e “papere” storiche. Dal 1980 ad oggi.

Nome e Cognome:

Marcus Christian Allback


Luogo di Nascita:

Goteborg (Svezia)


Data di Nascita:

05/07/1973


Ruolo:

Attaccante


Posizione:

Centravanti


Squadra:

Bari

Voto al Bidone:

7,5


In una parola:

Disorientato



Marcus Allback


Aveva buone caratteristiche, non intraviste in terra pugliese


18/08/2008

di Cristian Vitali

«Ho un carattere molto aperto, faccio amicizia facilmente. Anche in campo, tuttavia, non mi ci vuol molto per ambientarmi. Seguo da sempre il campionato italiano. So che è tra i migliori e tra i più difficili del mondo. Ma, proprio per questo, mi dà ulteriori stimoli»
(Marcus Allback, attaccante Bari, durante la presentazione)

In precedenza il Bari aveva fatto ottimi affari in Scandinavia grazie agli acquisti del lungagnone Kennet Andersson e del pragmatico Klas Ingesson. Logico, quindi, che sperava di ripetersi pescando nuovamente in Svezia. Fu così che giunse a prelevare questo biondino imberbe che però si è sciolto subito nel rovente clima pugliese. Se lo ricorda molto bene il suo connazionale Osmanovski che l’avrà mandato a cagare in svedese tante di quelle volte che al buon Markus gli rimbomberanno ancora oggi le orecchie. Giunto in prestito per la cifra di 250 milioni di Lire, all’epoca aveva 24 anni, ma era un elemento del tutto inesperto in campo internazionale, poiché non aveva ancora maturato alcuna esperienza professionale al di fuori del suo paese. In teoria doveva sopperire alla futura partenza del gioiellino Ventola, destinato ad accasarsi all’Inter. Ma la superiorità tecnica dell’italiano rispetto allo svedese fu evidenziata proprio nel corso della gara vinta al “San Nicola” contro i nerazzurri: Fascetti lanciò dall’inizio Allback, che si rivelò decisamente impalpabile. Al 22’ della ripresa, con l’Inter in vantaggio, avviene l’avvicendamento, con Nick in campo, il quale risulterà invece decisivo: segna a cinque minuti dalla fine e contribuisce al gol vittoria in extremis di Masinga, trasformando un Bari per buona parte della gara impaurito, con il fantasma della retrocessione sempre incombente. Le uniche note positive di Allback s’intravedono nella gara vinta contro il Napoli: un passaggio d’oro in velocità a Marcolini, il quale con un diagonale preciso, trafisse Taglialatela. Un sorso d’acqua nel deserto: l’attaccante svedese non riuscì affatto ad integrarsi, risultando spesso un corpo estraneo rispetto all’impianto di gioco barese. Infatti, pur giocando 16 gare, il suo nome non comparì mai nel tabellino dei marcatori.

«Il mio obiettivo? Far gol. Il più possibile. Anche se non sono un centravanti statico. Preferisco svariare sul fronte offensivo, cercare lo scambio. Le mie armi più efficaci sono la velocità ed il destro. Ma anche nel gioco aereo mi faccio rispettare»
(Marcus Allback, attaccante Bari, durante la presentazione)
Fu talmente stordito dal suo pessimo impatto con il calcio italiano che, proprio al termine della gara con il Napoli, mentre tutti si apprestavano ad uscire, si accorse di aver perso una catenina d’oro e, disperato, si mise a cercarla in mezzo al campo. Un’impresa improba, che però fu risolta in maniera curiosa: mentre lo svedese stava per arrendersi – mostrando una tenacia ancor inferiore rispetto a quella paventata per trovare la via del gol – gli arriva in soccorso uno dei tifosi che si erano messi ad aiutarlo, con in mano il gioiello perduto. Come ricompensa, chiese e ottenne un ricordo da vero fan: i pantaloncini del giocatore. I pantaloncini certo, perché cosa se ne sarebbe fatto della maglia di un signor nessuno? La sua esperienza in biancorosso si può riassumere nel commento pubblicato sulla “Gazzetta dello Sport” a margine della gara persa contro il Milan: Voto 4: Disorientato. Non vede mai la palla. Non viene cercato dai compagni.
«Kenneth Andersson è un grande campione, a Bari ha lasciato un ottimo ricordo. Io sono soltanto Marcus Allback. Mi piacerebbe ricalcarne le orme»
(Marcus Allback, attaccante Bari)
Oggi è da considerarsi un buon giocatore – tant’è che nel 2004 il Siena aveva fatto un pensierino al progetto di riportarlo in Italia, poi tramontato – che si è fatto le ossa in Olanda, Inghilterra e Germania ed è titolare nella Nazionale svedese, con cui ha partecipato a due campionati Europei (2000 e 2004) e a due Coppe del Mondo (2002 e 2006), totalizzando 73 presenze e 30 reti. Ha avuto anche la fortuna e il privilegio, durante la gara Inghilterra-Svezia (2-2) dei Mondiali del 2006, disputati in Germania, di realizzare il gol numero 2000 nella storia del Campionato del Mondo. Inoltre è stato protagonista di una sorprendente gara di Champions del novembre 2006, allorquando il suo “piccolo” Copenaghen sconfisse per 1-0 i “giganti” del Manchester United, con rete proprio di Allback, che deviò sotto rete con un colpo di testa un pallone servitogli dal canadese Hutchinson. In Puglia però, causa inesperienza, non è riuscito nemmeno a segnare l’ombra di un gol: l’unica “macchia” di una carriera tutto sommato discreta. Una macchia che però ha evidenziato una nota inquietante del suo cognome: “all” e “back”, in inglese, significa infatti “indietro tutta”. Logico che davanti alla porta avversaria preferisse tirarsi indietro.
AGGIORNAMENTI — Appende le scarpe al chiodo nel 2011, diventando Assistente Tecnico della Nazionale della Svezia.


«Non lo conosco, ma il mio procuratore mi ha parlato in termini entusiastici di Allback. Noi svedesi non ci arrendiamo mai, il ragazzo ha grinta, sarà utile nella corsa verso la salvezza: gli starò vicino»
(Klas Ingesson, centrocampista e Capitano Bari)

«Allback è dotato di buona tecnica, è veloce e mi ha impressionato per il suo continuo movimento nella metà campo avversaria. Partecipa al gioco, assicurando un notevole contributo anche alla difesa, con continui ritorni nella propria area, soprattutto su punizioni e calci piazzati. Si tratta di un giocatore vivacissimo, che saprà integrarsi in squadra»
(Carlo Regalia, Direttore Generale Bari)

«Come Nicola Ventola, Allback predilige partire da lontano, è un attaccante esplosivo, garantisce la rapidità di esecuzione necessaria nel contropiede. Per questo, sono convinto che potrà intendersi senza difficoltà con gli attaccanti già a disposizione»
(Carlo Regalia, Direttore Generale Bari)

«Ingesson mi aiuterà a trovar gloria, è la mia preziosa guida, in campo e fuori. Grazie ai suoi consigli, sono riuscito pian piano a inserirmi nei meccanismi della squadra. Ora spero proprio che sia arrivato il momento giusto. Il Bari ha bisogno dei miei gol»
(Marcus Allback, attaccante Bari)

«Posso solo legarmi alla descrizione del giocatore che ho ricevuto da Regalia. Di Carlo mi sono sempre fidato, ha vinto le sue scommesse anche quando non avevo visto personalmente all’opera i calciatori da prendere. Valuterò Allback sul campo, ma ho intuito che potremmo aver trovato l’elemento necessario per dare profondità a questo Bari»
(Eugenio Fascetti, allenatore Bari)

«Allback si deve ancora abituare alle marcature italiane»
(Eugenio Fascetti, allenatore Bari, dopo la gara di “San Siro” persa con il Milan per 2-0)

Stagione Squadra Presenze Reti
1991-97 Orgryte 139 52
1997-98 Lyngby 6 3
Gen. 98 Bari 16 -
1998-00 Orgryte 64 34
2000-02 Heerenveen 48 25
2002-04 Aston Villa 35 6
2004-05 Hansa Rostock 23 4
2005-08 FC Copenaghen 120 45
2008-11 Orgryte 12 5
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