Tutto il peggio del calcio italiano tra equivoci, errori clamorosi e “papere” storiche. Dal 1980 ad oggi.

Nome e Cognome:

Jorge Paulo Cadete Santos Reis


Luogo di Nascita:

Porto Amelia (Mozambico)


Data di Nascita:

27/08/1968


Ruolo:

Attaccante


Posizione:

Centravanti


Squadra:

Brescia

Voto al Bidone:

7,5


In una parola:

Inciampato



Jorge Paulo Cadete


Visse un finale di carriera molto oscuro ma emblematico


06/06/2008

di Cristian Vitali

Nato da coloni portoghesi in Mozambico, Cadete inizia la sua carriera calcistica con le giovanili del Santarém nella stagione 1983/84, a quindici anni, segnando la bellezza di 43 reti in appena 18 partite. Il suo exploit non passa inosservato, e lo Sporting Lisbona lo tessera, facendolo esordire in prima squadra nel 1987. Viene quindi inviato in prestito al Vitória Setubal dove gioca da titolare. La buona stagione trascorsa lo riporta rapidamente alla Sporting, dove resta fino al 1996 diventando uno dei giocatori più emblematici. Segna anche tanti gol, ma l’unico titolo che conquista è la Coppa nazionale, nel 1995. Il rapporto si incrina e, dopo tre fugaci apparizioni all’inizio della stagione, nel Novembre del 1994 va in prestito al Brescia per 160 Milioni di Lire, senza riuscire a fare nulla di buono. Segnò un solo gol in 13 apparizioni (al Cagliari), con la squadra lombarda che scese in Serie B all’ultimo posto con una caterva di reti incassate, pochissimi gol realizzati, una valanga di sconfitte e la miseria di appena 2 vittorie raccolte in tutto il campionato. Vale la pena di rileggere insieme alcuni giudizi espressi dal Quotidiano «La Repubblica» in relazioni alle sue prestazioni. A fronte dell’unico 7 ottenuto quando segnò con il Cagliari («Sulla sinistra si muove meglio, è un giocatore ritrovato. Un palo e un gol di testa, il primo in Italia» - e anche ultimo), per lui solo una lunga serie di giudizi abbondantemente al di sotto della sufficienza. Contro il Foggia rimedìò un 4, condito da un commento emblematico: «Spettrale. Non vede palla e quando la tocca la perde». Contro la Cremonese altro 4, con un semplice ma efficacissimo «Spaventoso». Il periodo è proprio nero anche perchè a Padova realizza un’altra rete ma, sebbe regolare, l’arbitro gliela annulla. Privandolo, in un colpo solo, del 50% dei gol segnati in quella stagione. Ritorna allo Sporting ma sapeva bene che non ci sarebbe rimasto per molto: rescinde il contratto con i portoghesi nell’Aprile 1996 e firma per il Celtic Glasgow. Il suo debutto avviene all’Aberdeen Celtic Park, in una squillante vittoria per 5-0, dove segna l’ultimo gol. In questo scorcio di stagione realizza 5 reti in sei apparizioni.

La stagione seguente sembra rigenerato, tanto che disputa senza dubbio la più grande annata della sua carriera. Ciononostante, non riesce a vincere il titolo di Lega e quando l’allenatore del Celtic Tommy Burns viene sostituito da Wim Jansen lui, citando problemi di salute mentale e di un mancato adeguamento alla vita in Scozia – senza la sua famiglia – chiede il trasferimento. Passa dunque nella squadra spagnola del Celta Vigo ma nel Gennaio 1999 torna in Portogallo al Benfica dove ritrova il suo ex compagno al Celtic, Pierre Van Hooijdonk. Poi si trasferisce nella Premier League inglese, precisamente al modesto Bradford City in prestito, ma sarà una delusione. Viene quindi restituito al Benfica, che gli concede lo svincolo: si trasferisce all’Estrela Amadora, dove segnerà appena 3 gol. Sono i momenti più bui della sua carriera: resta inattivo per una stagione, poi a 35 anni riesce a spuntare un ingaggio in Scozia: sperava di tornare al Celtic, ed invece si deve accontentare del modesto Partick Thistle. E’ ormai l’ombra di se stesso nelle misere sette apparizioni in questo club, che non gli rinnova il contratto. Cerca disperatamente un ingaggio sempre in Scozia, poi si “abbassa” a cercare una squadra in Giappone e Qatar, ma invano. Solo una squadra dilettante portoghese è disposta a prenderselo, e anche lì non farà granché. Dunque, finalmente, nel 2005 si arrende e decide di lasciare il calcio giocato, dopo che il calcio giocato lo aveva già abbandonato da un po’ di tempo.


«Cadete in B»
(Parma-Brescia 1994/95)

Striscione parmense: nel Brescia giocava il portoghese Cadete, che fece ben poco nella squadra lombarda. A fine stagione il Brescia retrocederà davvero nella Serie cadetta

Stagione Squadra Presenze Reti
1983-84 Santarém
1984-88 Sporting Lisbona 6 -
1988-89 Vitòria Setùbal 29 10
1989-95 Sporting Lisbona 169 68
Nov. 94 Brescia 13 1
1995-96 Sporting Lisbona 3 -
Nov. 95 Celtic Glasgow 37 30
1997-99 Celta Vigo 36 8
Gen. 99 Benfica 19 3
Gen. 00 Bradford City 7 -
2000-02 Estrela Amadora 29 3
2002-03 Inattivo
Gen. 04 Partick Thistle 8 1
2004-05 Pinhalnovense (D) 5 2
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