Tutto il peggio del calcio italiano tra equivoci, errori clamorosi e “papere” storiche. Dal 1980 ad oggi.

Nome e Cognome:

Lucas Martin Castroman


Luogo di Nascita:

Luján (Argentina)


Data di Nascita:

08/10/1980


Ruolo:

Centrocampista


Posizione:

Ala Destra


Squadre:

Lazio,
Udinese

Voto al Bidone:

7


In una parola:



Lucas Martin Castroman


Quanto è importante segnare un gol nel derby capitolino


18/08/2008

di Cristian Vitali

«E’ incredibile, vado a giocare in un grande club di una città affascinante che ho visto solo in fotografia. E per di più mi pagheranno molto bene e questo è importante per per migliorare la situazione economica di tutta la mia famiglia»
(Lucas Martin Castroman, centrocampista Lazio, dopo la firma del contratto)
«Lucas è un tipo eccezionale. Al giorno d’oggi ci sono pochi giocatori con le sue caratteristiche. Credo che sia un elemento molto interessante con un futuro ancora migliore. Il suo è un ruolo difficile dove emergono in pochi, tipi come Javier Zanetti, Cafu, Candela»
(Diego Pablo Simeone, centrocampista Lazio)

Cragnotti acquistò Castroman per risolvere i problemi della Lazio sulla fascia destra in Champions League, dove Poborsky non poteva giocare: scommessa persa. Pagato 6 milioni di Dollari (oltre 12 miliardi di Lire), l‘argentino dallo sguardo da cucciolo del pallone si presentò a Formello il 30 Gennaio 2001 come un centrocampista avanzato, con caratteristiche molto offensive. Nonostante queste credenziali, a Roma segnò appena 4 gol in 3 anni. Il debutto doveva già dire tutto: in Champions League, al Bernabeu, contro il Real Madrid e sulla stessa fascia di competenza con Roberto Carlos. Risultato: un assist vincente per Hernan Crespo dopo tre minuti di gioco. Tuttavia, l‘apice della sua esperienza in biancoceleste è rappresentata da una rete agli arcirivali della Roma segnata al minuto 95 (!) di un derby, mentre i giallorossi erano in vantaggio per 2-1. Mandato in campo da Zoff come la carta della disperazione, all’ultimo istante, corner di Mihajlovic da sinistra, respinta della difesa, e la palla giunge sui piedi dell‘argentino, e da fuori area azzecca un destro portentoso che si infila vicino al palo, facendo secco Antonioli, i giallorossi e i tanti tifosi romanisti rimasti impietriti sugli spalti.

«Il ragazzo ci sa fare. E’ uno sveglio, mi ha fatto una buona impressione e poi è molto giovane»
(Dino Zoff, allenatore Lazio)
«E’ la mia grande occasione professionale, perchè potrò mettermi a confronto con i migliori calciatori del mondo, in Italia e in Europa»
(Lucas Martin Castroman, centrocampista Lazio)
Giunto poi al capolinea delle sua esperienza laziale, dopo due stagioni incolori, e dopo che il Perugia all’inizio del 2002 aveva rifiutato i prestiti di Gottardi, Cesar e dello stesso Castroman come contropartita parziale per Zè Maria, che interessava ai biancocelesti, se ne tornò al Velez. Ma ci rimase pochissimo, visto che passò in prestito all’Udinese, quella stessa squadra che un mese prima lo aveva rifiutato, facendo fallire la trattativa riguardante un altro “pacchetto” di scambio con la Lazio. La dirigenza friulana si lasciò convincere a prendere l’argentino perché il suo stipendio veniva erogato dal Velez, che lasciò il giocatore in prestito in Friuli. Durante la sua esperienza in bianconero si mise in evidenza poiché in una partita sostanzialmente corretta contro la Roma (ma guarda un pò...) fu l’unico a provare a rinverdire antichi dissapori con gli ex rivali della Capitale. Il buon Lucas, appena entrato in campo, cadde tramortito in area di rigore, a tal punto che i romanisti dovettero scaraventare la palla fuori per permettere l’ingresso di ambulanza, barella e Vigili del Fuoco, tanto grave era apparsa l’entità dell‘infortunio. In realtà l’argentino si riprese immediatamente, quasi come se fosse stato miracolato, senza l’intervento dei sanitari. A chiedere scusa per la “burinata” ci pensarono i compagni di squadra che subito restituirono il pallone ai giocatori giallorossi. Bella figura! A quel punto si rese conto che era meglio cambiare aria. Tornò quindi al Velez nel 2004, ma poi, a causa di divergenze tecniche con l’allenatore del club argentino, decise di andarsene, trasferendosi nella formazione dell’America di Città del Messico. Il 7 Gennaio 2008 passa quindi in prestito al Boca Juniors.


«Sono felicissimo e non vedo l’ora di poter dimostrare quel che so fare. Ho la fortuna di giocare in uno dei club più forti e prestigiosi del mondo»
(Lucas Martin Castroman, centrocampista Lazio, durante la presentazione)

«A me piace correre su e giù sulla fascia, preferibilmente destra. Saranno tecnici e osservatori a giudicarmi sul campo»
(Lucas Martin Castroman, centrocampista Lazio, durante la presentazione)

«Mi piace navigare su Internet e spedire e-mail. E ho un diploma di operatore di personal computer»
(Lucas Martin Castroman, centrocampista Lazio)

«Prima mangiavo tanta carne argentina e ora mi manca molto. In Italia la carne non ha lo stesso sapore e poi ne mangio poca perchè in Europa c’è questo problema della mucca pazza»
(Lucas Martin Castroman, centrocampista Lazio)

«E’ stato molto bravo perchè ha saputo subito fare ottime cose a freddo. Nel senso che si è trovato catapultato in una realtà che non conosceva, adattandosi bene»
(Dino Zoff, allenatore Lazio)

«Roma è una città in cui si vive bene e sto iniziando a sentirmi un punto di riferimento per la squadra»
(Lucas Martin Castroman, centrocampista Lazio)

Stagione Squadra Presenze Reti
1997-01 Velez Sarsfield 69 5
Gen. 01 Lazio 10 2
2001-02 Lazio 11 1
2002-03 Lazio 16 1
2003-04 Udinese 20 1
2004-07 Velez Sarsfield 38 13
Gen. 07 América 9 -
Gen. 08 Boca Juniors 5 -
Gen. 09 Racing Club 37 3
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