Tutto il peggio del calcio italiano tra equivoci, errori clamorosi e “papere” storiche. Dal 1980 ad oggi.

Nome e Cognome:

Oscar Alberto Dertycia


Luogo di Nascita:

Còrdoba (Argentina)


Data di Nascita:

03/03/1965


Ruolo:

Attaccante


Posizione:

Centravanti


Squadra:

Fiorentina

Voto al Bidone:

6,5


In una parola:

Tartassato



Oscar Alberto Dertycia


Il predecessore di Batistuta, bersagliato dalla sfortuna


12/03/2006

di Cristian Vitali

«E’ un giocatore che assomiglia molto a Carnevale. E’ bravo sia di testa che con i piedi. In più è molto forte fisicamente»
(Lorenzo Righetti, Presidente Fiorentina)
«Tutti, in Europa come in Italia, dovranno fare i conti con noi»
(Oscar Alberto Dertycia, attaccante Fiorentina)

Quando si venne a sapere dell’interessamento di Oscar Alberto Dertycia da parte della Fiorentina, subito i giornali italiani ne decantarono le doti, acclamandolo apertamente: «In campo è una belva. Ha il naso da pugile, le guance scavate, i riccioli tempestosi. Le sue baruffe fanno epoca». Per lui i Conti Pontello versano nelle casse dell’Argentinos 2 miliardi e 200 milioni di Lire, una cifra notevole per l’epoca, ma indispensabile per vincere la concorrenza. Oscar sottoscrive un contratto triennale per un ingaggio di 300 milioni l’anno e incarna la grande speranza di riscatto dei tifosi viola. Purtroppo però, il suo rendimento sarà di gran lunga inferiore alle attese. Il ragazzone dalla folta chioma ci mette tutto l’impegno possibile: sembra davvero una forza della natura, si butta su ogni pallone possibile, ma la tecnica non è delle migliori e i gol arrivano col contagocce. La Fiorentina vive una stagione improntata alla sofferenza: il centrocampo non ingrana, di conseguenza il reparto offensivo non segna con continuità, e quindi Dertycia finisce ben presto sul banco degli imputati. Lui insiste, chiede fiducia (e tanta pazienza), ma il campionato non aspetta e le contestazioni alla dirigenza si fanno sempre più pesanti. Al tirar delle somme, Oscar gioca 19 partite di campionato, 6 di Coppa Uefa, 3 di Coppa Italia e realizza in tutto solo 5 gol. Poi, il dramma.

«Voglio trovare al più presto l’intesa con Baggio»
(Oscar Alberto Dertycia, attaccante Fiorentina)
«Sono convinto che l’attaccante sudamericano Dertycia farà bene. Ha tanta voglia di sfondare. Non ha paura negli scontri con gli avversari»
(Roberto Baggio, attaccante Fiorentina | «La Gazzetta dello Sport»)
Il 24 Gennaio 1990, sul neutro di Perugia, la Fiorentina affronta il Napoli in Coppa Italia. Dopo pochissimi minuti Dertycia, in seguito ad uno scontro, sente male al ginocchio e viene sostituito. Il dolore, che si fa sempre più intenso man mano che passano i giorni, lo costringe a farsi visitare. La diagnosi è spietata: distorsione al ginocchio destro con lesione del legamento crociato anteriore, ergo stagione finita. Per Oscar Dertycia si chiudono così improvvisamente le porte del calcio italiano. Il conseguente intervento chirurgico gli ricostruisce i legamenti, ma quando sopraggiunge l’estate seguente la dirigenza viola gli propone la risoluzione del contratto. E’ così che si conclude l’amarissima esperienza italiana di Dertycia, con annesse infelici conseguenze a livello personale: fisicamente è quasi irriconoscibile, completamente calvo a causa dell’alopecia, un malattia di origine psicologica che gli ha fatto perdere tutti i capelli. Infatti, avevano iniziato a cadergli a ciocche nei giorni più oscuri della rieducazione. Qualche settimana dopo, Oscar lascia definitivamente l’Italia per il Cadice, squadra di bassa classifica della Serie A spagnola. Dopo un debutto folgorante a Bilbao contro l’Athletic in Coppa di Spagna, la sua carriera non conoscerà più note positive. Una manciata di gol al Cadice, poi nelle file del Tenerife e infine dell’Albacete, perennemente nel limbo dei discreti mestieranti dell’attacco. Poi, passati i trent’anni, il mesto ritorno in Patria. Ma le sue ultime cartucce è andato a spararle in Perù – dove ha chiuso la carriera – prima al Temuco e poi al Coopsol. Nel complesso, nonostante tutti i guai, gli è rimasta la consolazione di essere considerato tra i più dignitosi attaccanti argentini da esportazione. A Firenze non ha certo impressionato, ma ha più di un’attenuante: nel torneo più difficile del mondo è stato bersagliato dalla sfortuna, sempre al suo fianco.


«Dieci, dodici gol posso realizzarli su trentaquattro partite: sono un opportunista, ma non una punta statica e amo spaziare su tutto il fronte d’attacco»
(Oscar Alberto Dertycia, attaccante Fiorentina)

«Sono un attaccante di movimento. Corro a destra e a sinistra. Calcio con i due piedi, mi ritengo abile nel gioco aereo»
(Oscar Alberto Dertycia, attaccante Fiorentina | «La Gazzetta dello Sport»)

«Mi sembra di avere caratteristiche simili a quelle di Careca. Cerchiamo entrambi il gol per tutta la partita. Io vivo di gol e per la soddisfazione di regalarli ai tifosi»
(Oscar Alberto Dertycia, attaccante Fiorentina | «La Gazzetta dello Sport»)

Stagione Squadra Presenze Reti
1982-88 Instituto Cordoba 195 83
1988-89 Argentinos Juniors 41 22
1989-90 Fiorentina 19 5
1990-91 Cadice 20 6
1991-94 Tenerife 91 27
1994-95 Albacete 22 6
1995-97 Belgrano
1997-99 Talleres Cordoba (B) 40 19
1999-00 Instituto Cordoba 27 10
2000-01 Temuco 10 1
Gen. 01 General Paz Juniors 25 6
2001-03 Coopsol 44 24
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