Tutto il peggio del calcio italiano tra equivoci, errori clamorosi e “papere” storiche. Dal 1980 ad oggi.

Nome e Cognome:

Geovani Faria Da Silva


Luogo di Nascita:

Vitòria (Brasile)


Data di Nascita:

06/04/1964


Ruolo:

Centrocampista


Posizione:

Regista


Squadra:

Bologna

Voto al Bidone:

8,5


In una parola:

Appesantito



Geovani Faria Da Silva


Grande campione contro una malattia, ma deludente in campo


26/08/2006

di Cristian Vitali

«Testimoni di Geovani»
(1989/90)

Simpaticissimo ed originale striscione con il quale i tifosi bolognesi accolsero l’acquisto del brasiliano, acclamato come nuovo idolo rossoblu, giocando sull’assonanza con il movimento religioso dei seguaci di Geova.
«Ho portato a Bologna uno dei 5 giocatori migliori al mondo»
(Gino Corioni, Presidente Bologna, alla presentazione di Geovani)

Si chiamava Geovani Silva: fu il clamoroso “botto” del Bologna nel calciomercato edizione 1989. Il Presidente rossoblu Corioni lo acquistò dal Vasco Da Gama per circa 10 miliardi di Lire, una cifra decisamente consistente per l’epoca. Brasiliano, già nel giro della Nazionale, nominato “Giocatore dell’anno” da alcune riviste sportive del suo paese, era considerato un piccolo fuoriclasse: era una mezzapunta fragile ma dotata di classe sopraffina ed un’ottima visione di gioco, dal tiro potente e preciso. Insomma, un giocatore degno di far parte di club ben più prestigiosi, di altissimo livello. Sembrava quindi il tassello ideale per completare una squadra che poteva contare su vecchi marpioni del calibro di Bruno Giordano, Antonio Cabrini e Massimo Bonini. Tuttavia, a Bologna non riuscì a far emergere la sua personalità, evidenziando invece una lentezza tale da far invidia ad un bradipo. Solo ogni tanto faceva intravedere le sue potenzialità, in particolare durante la gara di campionato Fiorentina-Bologna, giocata in Novembre, quando dalla trequarti di campo face partire una rasoiata che da oltre trenta metri andò ad infilarsi nel “sette” della porta viola. Un gol memorabile, che permise ai rossoblu di espugnare il “Franchi”. Tra l’altro la squadra toscana gli portava fortuna, visto che sempre contro la Fiorentina segnò un gol nelle gara di Coppa Italia vinta per 3-2. Le reti alla squadra viola furono gli unici acuti di una stagione da dimenticare: nel mezzo, un altro gol (su rigore contro l’Ascoli) e poi, a salvezza acquisita, la cessione in Germania, al Karlshrue che, insieme al Bologna, rimasero le sue due uniche esperienze professionali in Europa.

«Penso di essere il più europeo dei giocatori brasiliani. Amo giocare di prima e amo avere davanti degli attaccanti che si muovano e che giochino la palla. Non mi piacciono i pali piantati là in mezzo all’area»
(Geovani, centrocampista Bologna | «La Repubblica», 24/06/1989)
Curiosamente, pare che contribuì a rendere ancor più difficile la sua stagione la decisione di andare ad abitare fra le nebbie di Castelfranco Emilia; ogni qualvolta doveva andare in centro faceva prima ad andare a Modena. I tifosi, dopo molte prestaioni sottotono, ormai lo consideravano un Ufo, un oggetto misterioso, ricamandoci sopra diverse battute. Tornò a giocare in Brasile al Vasco Da Gama nel 1992, per poi ritirarsi dieci anni più tardi. Purtroppo, nel Novembre 2007, in un’intervista ad un giornale brasiliano, ha confessato di soffrire da quasi un anno di una grave forma di neuropatia, una malattia che limita i movimenti del corpo e che lo ha conseguentemente costretto a muoversi con l’ausilio delle stampelle. Ciononostante, non ha perso l’ottimismo, confidando nell’aiuto della medicina. «Se fosse capitato dieci anni fa sarei stato molto più preoccupato, ma ora la medicina ha fatto notevoli passi avanti e ho fiducia in un mio pieno recupero». Nel 2009 fu invitato al Gran Gala del Centenario del Bologna, cui partecipò nonostante le difficoltà della malattia, da cui ha dichiarato di essere guarito nel 2013. Attivo nel campo della politica in Brasile, ha recentemente espresso il desiderio di lavorare come scopritore di talenti per il Bologna. Arma a doppio taglio?


«Vengo in Italia per una sfida professionale con me stesso. Voglio vedere se riesco ad essere protagonista anche fuori da Rio, in un campionato pieno di campioni»
(Geovani, centrocampista Bologna | «La Repubblica», 24/06/1989)

«In Brasile ero uno da 10-12 gol a campionato. E pure con le punizioni me la cavo bene: mi alleno mettendo una maglietta appesa alla traversa in corrispondenza del sette»
(Geovani, centrocampista Bologna | «La Repubblica», 24/06/1989)

«Geovani è un grosso giocatore che qui non si è ancora compiutamente espresso. Ma ho la massima fiducia in lui. Sarà una pedina importante nella caccia all’Europa» (Luigi Maifredi, allenatore Bologna | «La Stampa», 03/01/1990)

Stagione Squadra Presenze Reti
1980-83 Desportiva Capixaba 9 -
1983-89 Vasco Da Gama 84 12
1989-90 Bologna 27 2
1990-92 Karlsruhe 17 3
1992-93 Vasco Da Gama 23 2
1993-94 Tigres De Monterrey 15 1
1995-96 Vasco Da Gama 10 -
1996-97 Desportiva Capixaba
1997-98 Linhares
1998-99 Serra
1999-00 Desportiva Capixaba
2000-01 Rio Branco
2001-02 Tupy
2002-03 Vilavelhense
Copyright © 2006 Calciobidoni.it — Le Meteore e i Bidoni del calcio italiano | Webmaster Cristian Vitali

Qualsiasi materiale pubblicato (testi ed immagini) può essere riprodotto a condizione che venga citata la fonte — Calciobidoni.it