Tutto il peggio del calcio italiano tra equivoci, errori clamorosi e “papere” storiche. Dal 1980 ad oggi.

Nome e Cognome:

Orlando Pereira


Luogo di Nascita:

Santos (Brasile)


Data di Nascita:

22/01/1949


Ruolo:

Difensore


Posizione:

Centrale Destro


Squadra:

Udinese

Voto al Bidone:

7


In una parola:

Invecchiato



Orlando Pereira


Il secondo straniero del Friuli alla riapertura delle frontiere


30/11/2008

di Cristian Vitali

«Sono venuto a Udine per dare un buon aiuto»
(Orlando Pereira, difensore Udinese | «La Stampa», 05/08/1981)
«E’ un giocatore di classe, di esperienza che serve alla nostra squadra»
(Enzo Ferrari, allenatore Udinese | «La Stampa», 05/08/1981)

Orlando Pereira fu il secondo straniero ingaggiato dai friulani – quando l’Udinese era una matricola che lottava con le unghie e con i denti per rimanere in A – in seguito alla riapertura della frontiere (per la cronaca, il primo in ordine temporale fu il tedesco Herbert Neumann nel 1980): questo è il ricordo che ha lasciato in Italia. Un tipo alto, capelli fluenti, baffi e barba abbondanti tanto da farlo rassomigliare a Sandokan. Infatti cosi l’hanno subito soprannominato. Acquistato dal Vasco Da Gama per 300 milioni di Lire, proveniva da discrete stagioni giocate anche con l’Amèrica di Rio De Janeiro. Al suo attivo aveva anche 7 incontri con la maglia della Nazionale del Brasile, tutte disputate tra il 1976 e il 1977. In Patria era solito giocare come difensore centrale, ma i “geniali” (si fa per dire) operatori di mercato dell’Udinese lo avevano comprato per fargli fare il “libero” all’italiana: un esperimento che si è rivelato del tutto fallito. Del resto, in Brasile non giocavano in quella maniera per cui il nostro, riadattato in un ruolo a lui sconosciuto, non fece una gran bella figura.

«Non rimpiango la scelta di Orlando. Anzi, sia pure con minore personalità, il nostro brasiliano vale Krol. Lo ripeto adesso, lo sostenevo in precampionato e credo che non cambierò opinione anche alla fine della stagione»
(Enzo Ferrari, allenatore Udinese | «La Stampa», 30/12/1981)
Il Sandokan bianconero era però un pò stempiato, con due grandi baffoni e una folta barba che tradiva un’età molto avanzata per quegli anni (32), la qual cosa spiegava la sua lentezza che andava di pari passo al suo non eccelso talento. Ragion per cui, la scommessa (persa) di Dal Cin quale antesignano acquisto low-cost, dopo solo una stagione tornò in Brasile per ritirarsi e diversi anni più tardi accomodarsi in panchina: come allenatore guiderà il Goiatuba, il Santos e poi le giovanili del Vasco Da Gama. Purtroppo morì prematuramente il 6 Settembre 1999, all’età di 49 anni, a causa di gravi problemi polmonari e cardiaci. Orlando non stava bene dal Settembre del 1998, quando si procurò una frattura alla quinta vertebra della colonna in un incidente occorsogli mentre si trovava in una stanza d’albergo a Brasilia, dovuto ad un’improvvisa crisi di labirintite che lo rese completamente paralizzato. Se ne andò da Udine senza lasciare troppi ricordi e troppi rimpianti, ma nel suo piccolo riuscì tuttavia a trasmettere un alone di simpatia per quel suo vago look da combattente vecchio stampo.


Stagione Squadra Presenze Reti
1971-73 Santos
Ott. 73 Curitiba
1974-76 Amèrica
1977-81 Vasco Da Gama
1981-82 Udinese 29 -
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