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Tutto il peggio del calcio italiano tra equivoci, errori clamorosi e “papere” storiche. Dal 1980 ad oggi.

Dario Smoje
Rijeka (Croazia)
19/09/1978
Difensore
Centrale Destro
Milan,
Monza,
Ternana
8
Spilungone
Il difensore “spilungone” fortemente voluto da Capello
12/03/2006
di Cristian Vitali
L’annata 1997/98 per il Milan è stata veramente da dimenticare, visto che neanche il ritorno del “figliol prodigo” Capello in panchina bastò a risollevare le sorti della squadra rossonera, che terminò il campionato addirittura al decimo posto in classifica. E questo anche grazie all’apporto non certo rassicurante di certi giocatori. Tra questi troviamo Dario Smoje, un giovanissimo – aveva infatti appena appena 20 anni – difensore croato di belle speranze, il cui fiore all'occhiello è il colpo di testa. Capello lo volle fortissimamente, e pare che il Milan riuscì a strapparlo alla concorrenza della Juventus, che – a detta di alcuni – sembrava anch’essa interessata ad ingaggiarlo. Tuttavia, questo lungagnone centrale destro (alto ben 1,92 per 84 Kg di peso, roba da far invidia a molti portieri), non giocò quasi mai, solo qualche presenza (in tutto 6 in campionato, più qualche comparsata in Coppa Italia), che non gli permise di mettersi in mostra, nonostante la fiducia del tecnico, che credeva nelle sue qualità. Comunque, in quelle poche gare giocate, si poté intravedere la straordinaria lentezza di cui era interprete, dovuta soprattutto all'eccessiva altezza, inadeguata per il suo ruolo, ereditata dal padre che in gioventù giocò a basket.
Ancora troppo giovane ed inesperto, finì in prestito alla società satellite della squadra rossonera, il Monza, dove confermò di essere un difensore molto impacciato nei movimenti. Due anonime stagioni in maglia biancorossa (nella seconda viene raggiunto dalle altre Meteore rossonere Beloufa e Brncic), e poi la ricerca del riscatto alla Ternana, sempre nella Serie cadetta. Risultato? Partito titolare, già alla prima di campionato contro la Sampdoria si fa espellere... In tutto saranno poi tre misere presenze, tanta panchina ed altrettanta tribuna al “Libero Liberati” di Terni. E pensare che anche la Fiorentina, nel 1996, lo sottopose ad un provino per inserirlo nella sua formazione “Primavera”, e l'affare non si concluse per le cifre spropositate che chiese il Rijeka. Dopo questa pessima parentesi si chiude la sua avventura italiana (con un inutile record a suo favore: nel campionato 1997/98 è stato il giocatore più alto tra quelli di Serie A), per rientrare in Patria alla ricerca di se stesso. Ma neanche l’aria di casa è bastata, tanto che si è di nuovo trasferito all’estero, in Belgio. Buona fortuna Dario. Ne hai bisogno.
AGGIORNAMENTI —
Scaduto il contratto quinquennale con il Gent, dopo aver giocato insieme a Domoraud, Fadiga e Aliyu, finisce al Panionios in Grecia, dove però non gioca mai e torna in Patria spendendo gli ultimi spiccioli di carriera, ritirandosi a soli 32 anni nel Dicembre 2010.
«Dario è un gigante e continua a crescere»
(Franjo Soda, Direttore Generale Rijeka)
«Dario è una vera e propria scoperta»
(Fabio Capello, allenatore Milan | «La Repubblica», 10/08/1997)
«Il mio agente mi ha sempre portato dall’Italia dei regali. Il più gradito? La maglia di Costacurta, è il mio idolo insieme a Baresi. Spero di conoscerli al più presto»
(Dario Smoje, difensore Milan, nel giorno della presentazione)
| Stagione | Squadra | Presenze | Reti |
| 1995-97 | Rijeka | 49 | 1 |
| 1997-98 | Milan | 6 | - |
| 1998-99 | Monza (B) | 22 | 1 |
| 1999-00 | Monza (B) | 30 | 1 |
| 2000-01 | Ternana (B) | 3 | - |
| 2001-03 | Dinamo Zagabria | 38 | 9 |
| 2003-04 | NK Zagabria | 25 | 1 |
| 2004-09 | KAA Gent | 84 | 4 |
| 2009-10 | Panionios | 1 | - |
| 2010-11 | Hrvatski Dragovoljac | 3 | - |
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