Tutto il peggio del calcio italiano tra equivoci, errori clamorosi e “papere” storiche. Dal 1980 ad oggi.

Nome e Cognome:

Sergeij Alejnikov


Luogo di Nascita:

Minsk (Bielorussia)


Data di Nascita:

07/11/1961


Ruolo:

Centrocampista


Posizione:

Regista


Squadre:

Juventus,
Lecce,
Corigliano


Voto al Bidone:

7


In una parola:

Integrato



Sergeij Alejnikov


Sfortunato protagonista della “moda dei russi” di allora


12/03/2009

di Cristian Vitali

A quell’epoca alla Juve andavano di moda i russi, e quindi ecco spiegato il suo ingaggio: infatti, Alejnikov arrivò in quel di Torino sulla scia del connazionale Zavarov, un altro che di certo non fece furore. Del resto le mode sono così, un oggetto è desiderato non perché sia effettivamente utile, ma semplicemente perché il fatto di possederlo è sinonimo di prestigio. Eppure fu il Genoa a portarlo in Italia: all’epoca il Professor Scoglio lo aveva adocchiato e pertanto venne a Genova per discutere del trasferimento. Ma nella trattativa si inserì la Juventus che se lo aggiudicò. Dopo un buon precampionato, inizia il campionato sottotono dimostrando di essere un calciatore lento, «legnoso e privo di idee», come disse di lui Gianni Brera. Dopo diverse giornate di campionato, molti tifosi coniarono per lui l’appellativo di “Alentikov”, a causa delle sue non certo fulminee progressioni con la palla al piede. In quella Juventus, per giocando da titolare grazie a Zoff che riuscì a vederlo di buon occhio, non riuscì ad integrarsi al meglio – nonostante la doppia affermazione in Coppa Uefa e in Coppa Italia – e a fine stagione venne quindi ceduto al Lecce, squadra di modesta caratura, che si dimostrò molto interessata ad ingaggiarlo. Alejnikov, infatti, nelle intenzioni iniziali era destinato a far rientro in Patria. Si pensi però che giunse in Salento senza sapere nulla della trattativa, poichè all'epoca in Unione Sovietica non esistevano contratti professionistici ed erano le società a decidere dove mandare i giocatori, senza il parere del diretto interessato.

Con i pugliesi disputò un altro campionato di A, concluso con la retrocessione, e uno di B, ove non riuscì a centrare l’obiettivo promozione, perdendo ogni stimolo, come riferì in un'intervista. Peraltro dopo la retrocessione la squadra non riuscì ad ottenere risultati positivi, mancando la promozione. La squadra viveva in perenne contestazione e il clima era così teso che nel Febbraio 1992 le auto dell'allenatore e dei calciatori leccesi furono prese a sassate: quella di Alejnikov sarà quella che riporterà i danni maggiori. Il contratto a fine stagione arriverà a scadenza e non gli verrà rinnovato. L'aurea di pessimismo interno a lui fu tale che rimase un anno fermo restando però a vivere a Lecce. Nel 1993 emigrò allora in Giappone, dove lo attendeva una meritata pensione dorata. Tuttavia, rimase legato all’Italia, e dopo una breve esperienza in Svezia, vi tornò per chiudere la carriera: nel 1997, all’età di 36 anni, scese in Serie D al Corigliano, in Calabria, per dire basta con il calcio giocato.
AGGIORNAMENTI — Ha poi intrapreso la carriera di allenatore e, a parte una breve parentesi a Mosca (2003), ha sempre lavorato in Italia, dove vive tutt'oggi, in formazioni dilettantistiche: prima all’Anagni (1998), poi al Pontedera (2000) e al Copertino (2003), infine con le giovanili della Juventus, dal 2005 al 2007. Nella stagione 2007-2008 allena il NK Kras di Monrupino (Friuli), per poi tornarci nel 2011, vincendo il campionato di Eccellenza. Nel 2014 allena in Lituania il Dainava Alytus.


Stagione Squadra Presenze Reti
1981-89 Dinamo Minsk 220 31
1989-90 Juventus 30 3
1990-91 Lecce 29 -
1991-92 Lecce (B) 30 2
1992-93 Inattivo
1993-96 Gamba Osaka 83 14
1996-97 Oddevold 5 -
1997-98 Corigliano (D) 9 1
Copyright © 2006 Calciobidoni.it — Le Meteore e i Bidoni del calcio italiano | Webmaster Cristian Vitali

Qualsiasi materiale pubblicato (testi ed immagini) può essere riprodotto a condizione che venga citata la fonte — Calciobidoni.it