Tutto il peggio del calcio italiano tra equivoci, errori clamorosi e “papere” storiche. Dal 1980 ad oggi.

Nome e Cognome:

Aljosa Asanovic


Luogo di Nascita:

Spalato (Croazia)


Data di Nascita:

14/12/1965


Ruolo:

Centrocampista


Posizione:

Interno


Squadra:

Napoli

Voto al Bidone:

8,5


In una parola:

Sbrigativo



Aljosa Asanovic


Il co-protagonista di uno dei peggiori Napoli della storia


18/08/2008

di Cristian Vitali

«A 32 anni è un’occasione da non buttar via. Voglio far bene a Napoli per tornare in nazionale e disputare da protagonista i Mondiali. Spero di seguire l’esempio di Boksic e Boban. Giocare in Italia è sempre stato il mio sogno»
(Aljosa Asanovic, centrocampista Derby County, dopo la firma del contratto con il Napoli)
«Lo conosco da vent’anni, da quando ne aveva dodici. Nessuno come me sa quanto sia bravo»
(Giovanni Galeone, allenatore Napoli)

Aljosa Asanovic, stella della nazionale croata, arrivò a Napoli in età avanzata e fuori forma, in una squadra a dir poco disastrosa. Possiamo quindi dire che aveva diverse attenuanti a suo favore. Fu acquistato nel mercato di riparazione di Novembre, considerato come un centrocampista di qualità e quantità. Sponsorizzato a dovere da Stefano Eranio e Ciccio Baiano (suoi compagni di squadra nel Derby County), fu anche accolto alla grande da Giovanni galeone, tecnico dei partenopei in quello scorcio di stagione, suo grande estimatore da sempre. Un giocatore che poteva (e doveva) migliorare il tesso tecnico della squadra, ma che, a conti fatti, non riuscì nell’impresa, anzi: la situazione dei partenopei, infatti, peggiorò sensibilmente. Nelle 9 partite che seguirono il suo arrivo, il Napoli perse ben 7 incontri, ne pareggiò 2 e non riuscì mai a vincere una gara. Una squadra dimessa e allo sbando, impreziosita (si fa per dire) dall’inserimento ulteriore di un giocatore come Asanovic assolutamente privo di condizione atletica, che è riuscito ad entrare in forma solo a fine campionato, giusto in tempo per fare bella figura ai Mondiali del 1998 con la Nazionale croata. Giocherà quasi sempre, diventando così uno dei simboli di una delle stagioni più umilianti e amare della storia del club: il Napoli arriva ultimo in classifica con appena 14 punti realizzati, con un bilancio di 2 vittorie, 8 pareggi e 24 sconfitte, 25 gol realizzati e ben 76 subiti.

«Non ho mai giocato in una squadra in condizioni di classifica cosi’ precaria. Ma questo Napoli ha i mezzi e il tempo per rimettersi in carreggiata. Nella salvezza ci credo e faro’ la mia parte per raggiungere quest’obiettivo»
(Aljosa Asanovic, centrocampista Napoli, il giorno del suo arrivo in Italia all’Aeroporto di Linate)
«Conto di poter mostrare ai napoletani cosa so davvero fare in campo»
(Aljosa Asanovic, centrocampista Napoli)
E pensare che nella Croazia aveva una discreta reputazione: dal 1990 al 2000 ha raccolto 62 presenze con 4 reti (in precedenza, tra il 1987 e il 1988, giocò 3 gare nella Nazionale della Jugoslavia). Tra l’altro, fu lui a realizzare il primo storico gol dell’allora neonata Nazionale croata, il 17 Ottobre 1990, quando allo stadio “Maksimir” di Zagabria, la Nazionale a scacchi biancorossi s’impose in amichevole sugli Stati Uniti per 2-1. Tant’è che Asanovic, appese le fatidiche scarpe al chiodo, è stato anche il vice del selezionatore Slaven Bilic. Solo la sua Nazionale ha saputo regalargli qualche gioia.


«Asanovic e’ un giocatore di talento, dotato di un’ottima tecnica, con un gran sinistro, micidiale nei calci piazzati. E’ molto valido, puo’ far bene in serie A. Ma non sarebbe giusto caricare solo sulle sue spalle il peso della rimonta. E’ un fantasista, e come tutti ha bisogno della carica, di sentirsi addosso la fiducia dei tifosi e del gruppo. Comunque capisce gia’ bene l’italiano, e questo e’ un vantaggio per ingranare presto»
(Francesco Baiano, attaccante Derby County)

«Ha una grande tecnica, e’ un creativo, e’ uno che ha bisogno di fiducia, di essere stimolato, di sentirsi importante. Gioca in funzione del pallone, ha un grande potenziale, ma e’ importante gestirlo bene, fargli capire quel che si richiede da lui. Per le sue caratteristiche, in Italia dovrebbe rendere ancor di piu’ che in Inghilterra. La situazione al Napoli non e’ delle migliori, ma la fiducia del tecnico sapra’ sicuramente caricarlo»
(Stefano Eranio, centrocampista Derby County)

«Sto bene fisicamente e ho tanta voglia di rendermi subito utile. Magari gia’ contro la Samp. Dipende da Galeone, naturalmente. Lo conosco dai tempi in cui allenava il Pescara. Sliskovic mi ha sempre parlato molto bene di lui»
(Aljosa Asanovic, centrocampista Napoli, il giorno del suo arrivo in Italia all’Aeroporto di Linate)

«Non ho mai visto Napoli, ma mi dicono tutti che per mentalita’ noi spalatini siamo simili ai napoletani. Cio’ mi aiutera’ a inserirmi piu’ facilmente in un ambiente che ha solo bisogno di tornare agli entusiasmi di un tempo»
(Aljosa Asanovic, centrocampista Napoli, il giorno del suo arrivo in Italia all’Aeroporto di Linate)

«E’ inutile dire che quest’opportunita’ mi permette di completare al meglio la mia carriera. A giugno ci sono i Mondiali e il Napoli mi offre l’opportunita’ di arrivarci al massimo della condizione. Dimostrero’ che anch’io sono all’altezza del piu’ bel campionato del mondo»
(Aljosa Asanovic, centrocampista Napoli, il giorno del suo arrivo in Italia all’Aeroporto di Linate)

«Stiamo parlando d’un signor giocatore. Un gran colpo davvero. Non pensavo che lo si potesse seriamente portare a Napoli»
(Giovanni Galeone, allenatore Napoli)

«Ha grandi piedi e una straordinaria personalita’. Insomma, parliamo d’un campione vero. Puo’ fare il centrale e il sinistro, come in nazionale. Calcia le punizioni in modo splendido. Nella Croazia devono litigare per chi le batte. Capirete, con lui, Boban e Prosinecki!»
(Giovanni Galeone, allenatore Napoli)

«E’ un fior di calciatore. Si vede gia’ quando tocca la palla che e’ capace di cose straordinarie. E poi ha i tempi naturali del gioco»
(Giovanni Galeone, allenatore Napoli)

«Ho solo l’impressione che abbia addosso un paio di chili di troppo. Lo conosco da tanti anni: e’ uno di quelli che ho sempre seguito. Ma durante l’allenamento ero incantato quando lo vedevo toccare la palla»
(Giovanni Galeone, allenatore Napoli)

Stagione Squadra Presenze Reti
1984-90 Hajduk Spalato 116 28
1990-91 Metz 35 13
1991-92 Cannes 28 7
1992-94 Montpellier 43 10
1994-95 Hajduk Split 33 8
1995-96 Real Valladolid 8 1
1996-98 Derby County 38 7
Nov. 97 Napoli 15 -
1998-00 Panathinaikos 44 9
2000-01 Austria Vienna
Gen. 01 Sydney United 4 1
2001-02 Hajduk Spalato 4 1
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