Tutto il peggio del calcio italiano tra equivoci, errori clamorosi e “papere” storiche. Dal 1980 ad oggi.

Nome e Cognome:

Luther Blissett


Luogo di Nascita:

Falmouth (Giamaica)


Data di Nascita:

01/02/1958


Ruolo:

Attaccante


Posizione:

Centravanti


Squadra:

Milan

Voto al Bidone:

9


In una parola:

Sbagliato



Luther Blissett


Ricordato più per i gol sbagliati che per quelli realizzati


30/10/2008

di Cristian Vitali

«Platini ha segnato diciotto gol: io ne infilerò di più! Diventerò l’idolo dei giovani»
(Luther Blissett, attaccante Milan)

Blissett, britannico di origini giamaicane, esordisce all’età di 17 anni nel Watford, club inglese di proprietà della popstar Elton John. Nella Premier League dimostra di essere un discreto attaccante e arriva a vincere il titolo di capocannoniere del torneo nella stagione 1982/83. In tutto colleziona 245 presenze e 95 realizzazioni e diventa uno dei primi calciatori di colore a giocare con la Nazionale inglese; il 15 Dicembre 1982 arriva a segnare una tripletta in Inghilterra-Lussemburgo. In seguito non riuscirà mai più a segnare con la Nazionale inglese – con la cui maglia disputa 14 incontri – tanto da guadagnarsi in Patria il soprannome di “Luther Missitt” (“Sbaglialo”). Appellativo scoraggiante, eppure Giuseppe Farina, allora Presidente del Milan, si innamora del “Bombardiere Nero” e lo acquista, nell’estate 1983, grazie soprattutto all’ottima annata trascorsa, quando si mette in mostra a livello internazionale, realizzando 27 reti in 41 incontri. Si mormora che gli osservatori rossoneri lo abbiano confuso con l’altro attaccante di colore del Watford, un certo John Barnes, che poi avrebbe fatto un’ottima carriera nel Liverpool. In Italia non riesce a esprimersi ai livelli mostrati in Premier League.

«Sono un giamaicano atipico: non bevo, non mi drogo e non vado a donne»
(Luther Blissett, Attaccante Milan)
Con i rossoneri colleziona solo 5 misere reti in 30 presenze “mangiandosene” almeno il quadruplo (compreso un memorabile calcio di rigore tirato in tribuna, durante una partita di Coppa Italia). Oltre a ciò, numerose prestazioni deludenti, che non gli permettono di ottenere le simpatie dei tifosi milanisti. Il grande Gianni Brera arriva ad appioppargli l’inquietante etichetta di “Callonissett”, in onore di Egidio Calloni detto “Sciagurato”, altro epocale centravanti milanista noto per sprecare buone occasioni da gol. A fine stagione il Milan centrò un insoddisfacente sesto posto in classifica dietro all’Inter e al Torino, e Blissett fu rispedito a casa, dove giocò ancora per dieci anni, con Watford, Bournemouth, West Bromwich Albion e, per pochissimi mesi al Brentford, al Bury e infine al Falkenham Town (dilettanti inglesi). Di quell’annata funesta Luther conserva un ricordo tormentato: furono il pessimo ambiente e la fredda accoglienza di Milanello, secondo lui, a determinare tali inquietanti prestazioni. Nella stagione successiva tornò alle origini, al Watford.
AGGIORNAMENTI — Appese le scarpette al chiodo, ha fatto parte dello staff tecnico del Watford dal 1996 al 2001, poi è passato ad allenare diversi club inglesi di secondo piano. Nell’Aprile del 2007 sorprende tutti: lascia la panchina del Chesham United e decide di fondare una Scuderia automobilistica, la “Team48 Motosport”. L’obiettivo che si è prefissato è quello di qualificare il suo team e concludere la 24 Ore di Le Mans del 2010 con la sua Alfa 156, che ha costruito da solo pezzo dopo pezzo. Perché questa decisione? Primo, perché l’automobilismo è un’altra delle passioni di Luther. Secondo, perché non ha mai avuto «l’occasione di crescere a livello professionale». Disse: «Ho sempre cercato di svolgere la mia attività di calciatore e allenatore a standard elevati ma ultimamente questo non è stato possibile. Così mi sono convinto a lanciarmi nell’avventura di uno sport che seguo fin da bambino e che mi diverte molto ancora oggi». In pratica: non mi danno la panchina del Chelsea, del Liverpool o del Manchester (United), e allora chissenefrega del calcio minore! Alla domanda se in un prossimo futuro tornerà al pallone, in un’intervista di Gennaio del 2008, confidò che «Se ci fosse un’opportunità di tornare in un club ad un livello simile a quelli in cui giocavo da giovane, prima di diventare allenatore, credo che potrei considerare la cosa». Le ultime parole famose.


«I tifosi mi hanno soprannominato “Black Flash”, “Lampo Nero”, perchè erano rimasti colpiti dalla mia velocità e dalla prontezza nel tiro»
(Luther Blissett, attaccante Milan | «Il Giornalino», 1983)

«Blissett è un bomber che sa farsi rispettare senza farsi squalificare»
(Giuseppe Farina, Presidente Milan | «Il Giornalino», 1983)

«L’esperienza con il Milan fu qualcosa di speciale. Certo sul campo fu frustrante: l’allenatore era Castagner, un calcio molto difensivo in cui non mi trovai bene e non mostrai nemmeno la metà del mio valore. Ma ebbi la possibilità di giocare per uno dei club più importanti del mondo e con Franco Baresi, che mi aiutava con la lingua: imparai un pò di italiano. Quell’anno mi servì moltissimo: tornai in Inghilterra migliore, allenamenti così professionali erano stati fondamentali per me»
(Luther Blissett | «Sky Sport», 2011)

Stagione Squadra Presenze Reti
1975-78 Watford (D) 39 7
1978-79 Watford (C) 41 21
1979-82 Watford (B) 124 40
1982-83 Watford 41 27
1983-84 Milan 30 5
1984-88 Watford 127 44
1988-91 Bournemouth FC (B) 121 56
1991-92 Watford (B) 42 10
1992-93 West Bromwich (B) 10 1
Gen. 93 Brentford (C)
Apr. 93 Bury (C)
1993-94 Falkenham Town (D)
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