Tutto il peggio del calcio italiano tra equivoci, errori clamorosi e “papere” storiche. Dal 1980 ad oggi.

Nome e Cognome:

Gilberto Da Silva Melo


Luogo di Nascita:

Rio De Janeiro (Brasile)


Data di Nascita:

25/04/1976


Ruolo:

Difensore


Posizione:

Terzino Sinistro


Squadra:

Inter

Voto al Bidone:

8,5


In una parola:

Baldanzoso



Gilberto


Un altro predestinato erede naturale di Roberto Carlos


12/03/2006

di Cristian Vitali

«Se sono finto all’Inter, se Ronaldo vuole che giochi nella sua squadra, significa che anche Dio è dalla mia parte e mi protegge. Devo meritarmi tutto questo»
(Gilberto, difensore Inter)
«Mi sono reso conto dell’importanza di questa cosa e di quanto cambierà la mia vita da stasera, nel momento in cui la stampa brasiliana ha cominciato a cercarmi: finora nessuno mi diceva nulla»
(Gilberto, difensore Inter)

Il terzino sinistro, per lunghi anni una sorta di miraggio per la formazione nerazzurra, nel Gennaio del 1999 prende le forme di un giovane brasiliano di 22 anni, tal Gilberto Melo Da Silva. Ha giocato prima nel Flamengo e poi nel Cruzeiro e pare avere ottime referenze per il campionato italiano. Ronaldo in persona l’ha visionato durante le vacanze natalizie in Brasile e si è fatto un’idea chiara: «E’ il più forte laterale sinistro che esista dopo Roberto Carlos». Addirittura? Alla conferenza stampa di presentazione, avvenuta il 19 Gennaio 1999, il ragazzo spiega che ha scelto la maglia numero 20 perché era quella di Recoba, un mancino puro (che in quella stagione era rimasta libera in quanto l'uruguayano era stato ceduto in prestito al neopromosso Venezia). La sua intenzione, come disse nella stessa intervista, era quella di «lasciare ai tifosi un ottimo ricordo come ha fatto il mio predecessore Roberto Carlos».

«E’ un uomo di fascia sinistra, questo è sicuro, me lo ricordo quando giocava nel Flamengo. Però non lo paragonerei a Roberto Carlos, la struttura fisica e pure le caratteristiche di gioco sono molto diverse»
(Zè Elias, centrocampista Inter)
«Certo è che in Brasile ne parlano proprio bene»
(Massimo Moratti, Presidente Inter)
Chiede qualche settimana per ambientarsi ma poi dichiara baldanzoso: «Non ho preferenze tra la fase offensiva e quella difensiva». Affermazione che poteva sembrare alquanto spavalda ma che è da considerare del tutto corretta, avendo dimostrato di essere abbastanza scarso in entrambe. Le sue apparizioni in campo sono state solo tre (di cui una in Coppa Italia), comprendendo i 23 minuti giocati a San Siro nell’ultima di campionato. E’ da annoverare tra i “grandi” acquisti sudamericani del Presidente Moratti insieme ad Antonio Pacheco e Vampeta. Dato che anche i tifosi interisti più fedeli e informati non ne conservano praticamente alcuna memoria, Gilberto va considerato un vero e proprio fantasma. Da scacciare dagli incubi dei tifosi nerazzurri.


«So di poter contare su di lui. Il ragazzino ha qualità e dire che, reduce com’è dal Ramadan, in questi giorni non è brillantissimo»
(Alberto Zaccheroni, allenatore Milan)

«Era già stato ceduto al Porto, ma Ronaldo ha spiegato che un difensore esterno così sarebbe servito qui»
(Giovanni Branchini, Procuratore)

«Nessuno deve mettergli fretta, avete visto che il ragazzo sul piano tecnico c’è. Gli manca la continuità di azione di chi fisicamente si sente preparato a dovere»
(Mircea Lucescu, allenatore Inter)

«Non ho rancore verso l’Inter e l’Italia: capitai nella stagione sbagliata e anche se ero giovane nessuno ebbe pazienza con me»
(Gilberto, difensore Hertha Berlino)

Stagione Squadra Presenze Reti
1996-98 Flamengo 39 -
1998-99 Cruzeiro 28 2
Gen. 99 Inter 2 -
1999-01 Vasco Da Gama 40 6
2001-03 Gremio 53 9
2003-04 San Caetano 6 -
2004-08 Hertha Berlino 101 14
Gen. 08 Tottenham 7 1
2009-11 Cruzeiro 19 7
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