Tutto il peggio del calcio italiano tra equivoci, errori clamorosi e “papere” storiche. Dal 1980 ad oggi.

Nome e Cognome:

Mikael Silvestre


Luogo di Nascita:

Chambray Les Tours (Francia)


Data di Nascita:

09/08/1977


Ruolo:

Difensore


Posizione:

Centrale Sinistro


Squadra:

Inter

Voto al Bidone:

7,5


In una parola:

Impaurito



Mikael Silvestre


Un altro francese come Evrà, frutto del solito equivoco tattico


14/10/2013

di Cristian Vitali

«Atleticamente è fortissimo e poi è uno a cui non scotta la palla fra i piedi»
(Sandro Mazzola, Direttore Sportivo Inter)
«Penso di essere più bravo come difensore centrale ma se mi chiedono di giocare a sinistra non avrò alcun problema»
(Mikael Silvestre, difensore Inter)

Sandro Mazzola, che negli anni novanta ricopriva il ruolo di Direttore Sportivo dell’Inter, portò all’ombra della Madonnina una “nidiata” di giovani francesi. Tra questi, quelli più conosciuti saranno un portiere, Frey, due difensori, Camara e Silvestre, e un centrocampista, Dabo. Soprattutto l’arrivo di Silvestre fu preceduto da un “duello” serrato con il Rennes, club francese di appartenenza del giocatore, e culminato con una spesa di ben 14 miliardi delle vecchie Lire. Padre originario delle Guadalupa e madre francese, “Micka” per i francesi, Silvestre è Campione d’Europa Juniores nel 1996. Si parlò (bene) di lui anche durante gli ultimi Mondiali Under 20 in Malesia, quando fu sconfitto ai rigori dall’Uruguay, ma cancellò dal campo lo juventino Zalayeta. Non certo un campione. Seppur promettente, Silvestre finirà per perpetuare la grande tradizione di terzini sinistri inguardabili del dopo Roberto Carlos all’Inter. L’esordio in maglia nerazzurra avvenne il 16 Settembre 1998 in Champions, nella prestigiosa sfida persa 2-0 a Madrid contro il Real. Realizzò anche una rete, sicuramente rilevante: il 6 Dicembre 1998, nella gara di Vicenza, quella diventata famosa per il lancio della maglietta di West in faccia al tecnico Lucescu, Silvestre realizzò il gol di un insperato pareggio al 92’.

«Dei quattro francesi Silvestre è quello che mi sembra più maturo calcisticamente. Ho notato soprattutto la sua duttilità, che mi consentirà di impiegarlo sia come centrale che a sinistra»
(Luigi Simoni, allenatore Inter)
Sin dall’inizio sia il giocatore che lo staff tecnico sono concordi nel considerare il francese un giocatore duttile, un centrale capace però di adattarsi anche sulla fascia sinistra. Invece Silvestre non riuscirà mai ad integrarsi negli schemi del tecnico, dimostrando da subito evidenti limiti psicologici nell’impatto con “San Siro”, tanto che viene quasi subito preso di mira dalla tifoseria nerazzurra che lo elegge capro espiatorio e costringe la dirigenza meneghina a cederlo. In nerazzurro giocò in tutto 18 gare in campionato, con una rete, 6 gare in Champions League e 7 in Coppa Italia. Si congeda dal pubblico nerazzurro a Bologna, nella gara di Coppa Italia contro i felsinei del 20 Maggio 1999, persa per 2-1 al “Dall’Ara”. Si perpetrò così un errore tecnico molto simile a quello compito con un certo Evrà: stessa nazionalità, medesima esperienza maturata in campionati italiani, identica destinazione: il Manchester United, dove si trasformeranno entrambi in colonne portanti della squadra. Silvestre diverrà infatti in breve tempo pedina inamovibile della difesa dello United, specialmente nei periodi d’indisponibilità dell’inglese Rio Ferdinand. La sua lunga permanenza nei Red Devils è dovuta soprattutto a Sir Ferguson, che lo ha sempre stimato tanto da spendere parole di elogio per lui: «Mikael è stato un elemento fondamentale della squadra per sette anni. La sua esperienza sarà molto utile per i tanti giovani che militano nel club». Nel 2008 firma un biennale con l’Arsenal, quindi gioca altri due anni in Germania, al Werder Brema, mentre nell’Estate 2013 decide di terminare la carriera negli Stati Uniti, a Portlend nell’Oregon. A coltivare origano?


«E’ un decathleta del calcio: ha una potenza eccezionale»
(Christian Damiano, Assistente Tecnico)

«Spero di adattarmi in fretta agli schemi tattici che mi verranno proposti e di capire i segreti del vostro campionato. Mi piacerebbe diventare nel giro di qualche anno un secondo Thuram, esser considerato un difensore modello. Ho un buon gioco aereo, sono estremamente veloce e posso interpretare tutti i ruoli difensivi ma preferisco giocare centrale, dove tatticamente mi sento perfettamente a mio agio»
(Mikael Silvestre, difensore Inter)

Stagione Squadra Presenze Reti
1995-98 Rennes 49 -
1998-99 Inter 18 1
1999-08 Manchester United 246 6
2008-10 Arsenal 26 3
2010-12 Werder Brema 27 1
2013-14 Portland Timbers 8 -
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