Tutto il peggio del calcio italiano tra equivoci, errori clamorosi e “papere” storiche. Dal 1980 ad oggi.

Nome e Cognome:

Igor Ivanovic Dobrovolski


Luogo di Nascita:

Markovo (Ucraina)


Data di Nascita:

27/08/1967


Ruolo:

Centrocampista


Posizione:

Mezzapunta


Squadra:

Genoa



Igor Dobrovolski


Semplice “toccata e fuga” per il russo in maglia rossoblu


30/11/2008

di Cristian Vitali

Affermatosi nella Dinamo Mosca, arrivò al Genoa nel 1990, nell'ultimo giorno di mercato, per 1,5 Miliardi di Lire. Ma pochi giorni dopo Anatolij Bysovec, C.T. dell'URSS, annuncia che manca il permesso fella Federazione per lasciare che si trasferisca all'estero; inoltre, non ha l'età consentita per lasciare il paese, ovvero almeno 28 anni. Alla fine, il transfer arriva il 4 Novembre successivo, ma non può giocare: nel frattempo il club di Aldo Spinelli aveva già in rosa tre stranieri, il massimo consentito all'epoca: l'uruguaiano Aguilera, il cecoslovacco Skuhravý e il brasiliano Branco, arrivato proprio nei primi giorni di novembre. Dobrovolski resta quini in attesa prima rifiutando la proposta di giocare per 6 mesi al Porto, poi accettando, nel gennaio 1991, di trasferirsi in prestito in Spagna, al Castellón, club che milita nella massima divisione nazionale. Gioca 14 partite, segna 3 gol: ciò non basta a salvare la squadra dalla retrocessione in seconda categoria, che arriva all'ultima giornata. Tornato a Genova, il club italiano lo gira nuovamente in prestito, questa volta agli svizzeri del Servette. Ritornato nuovamente in Liguria, inizia finalmente a giocare. Ma con l'arrivo di Bruno Giorgi sulla panchina genoana, il sovietico è spesso relegato in panchina. Totalizzerà solamente 4 partite realizzando un gol. L'8 Dicembre seguente, con Luigi Maifredi in panchina, è ufficializzato il suo passaggio all'Olympique Marsiglia. L'estenuante epopea si conclude in quella stagione, con il Genoa che lo cede, questa volta definitivamente, al mittente, la Dinamo Mosca. Si chiude così il cerchio di un trasferimento decisamente tormentato.

L’apice della sua carriera la raggiunse quando con la Nazionale dell’URSS vinse la Medaglia d’Oro alle Olimpiadi di Seul 1988. In seguito alla disgregazione dell’impero sovietico, dopo aver giocato 25 gare e segnato 7 reti dal 1986 al 1991 con la rappresentativa dell’URSS, ha poi giocato 4 partite con una rete con la neonata CSI nel 1992, e 18 gare con due marcature – fino al 1998 – con la Nazionale della Russia, con la cui maglia ha disputato i Mondiali del 1990 e gli Europei del 1992 e del 1996. Chiuse la carriera tre anni più tardi in Germania. Tuttavia, nel 2005 torna in campo per vestire il duplice ruolo di allenatore-giocatore del Tiligul Tiras Tiraspol, che ha guidato per una stagione; nel 2006 diventa poi assistente del Commissario Tecnico della Moldavia, Anatoly Teslev. Il caso vuole che, in seguito alla pessima partenza di quella Nazionale nel Girone di qualificazione a Euro 2008 (appena 1 punto conquistato in quattro gare), il tecnico rassegni le proprie dimissioni, e per sostituirlo, la federazione moldava pensa bene di promuovere il suo vice, per l’appunto Dobrovolsky. L’ex sovietico non si ambientò per nulla in Italia – a parte per il brevissimo tempo di permanenza – né personalmente, visto che non capiva una parola di italiano, né tatticamente, visto che pare che dovesse sostituire Aguilera, un centravanti, ma lui non era certo un bomber. Fallimento annunciato.


Stagione Squadra Presenze Reti
1984-85 Nistru Chisinau 27 13
1986-90 Dinamo Mosca 124 27
1990-91 Genoa - -
Gen. 91 Castellon 14 3
1991-92 Servette 23 15
1992-93 Genoa 4 1
Gen. 93 Olympique Marsiglia 8 1
1993-94 Dinamo Mosca 31 9
1994-96 Atletico Madrid 19 1
1996-97 Fortuna Dusseldorf 15 4
1997-99 Fortuna Dusseldorf (B) 39 10
1999-05 Inattivo
2005-06 Tiligul Tiras Tiraspol 9 -
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